La seconda fase consisteva nel trasportare il legname nelle piazze da carbone. Queste erano disseminate nei boschi a distanze abbastanza regolari e collegate da fitte reti di sentieri. Molto spesso, visto il terreno scosceso dei boschi, erano sostenute da muri a secco in pietra.
Stabilito quale doveva essere il centro della carbonaia, la legna veniva disposta in cerchio. Per favorire la carbonizzazione, il legname più grosso doveva essere spezzato.
Tre pali di legno, alti circa 2-3 metri, venivano piantati saldamente nel terreno. Questi pali erano tenuti insieme da due cerchi formati con dei rametti. È proprio da questo centro che iniziava la cottura della legna.
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