Sicuramente, una delle soste più particolari è stata quella nei pressi della Casa del Pastore dove, dopo esserci rifocillati, abbiamo mostrato alle ragazze come usare alcune strumentazioni nel parco tra cui, la più importante, la cartina dei Lucretili e come leggerla nella giusta maniera tramite la bussola.
Una volta sulla cima del Monte Pellecchia, Guelfo, un operatore del CAI, ci ha parlato di quelli che sono i cenni storici di quell’area di parco e di come le sue caratteristiche sono state un profit per la popolazione locale, raccontandoci dei pozzi della neve e del commercio del ghiaccio, antiche usanze permesse solo dall’altitudine del Monte Pellecchia.
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