Giornata di intaglio zucche

31 ottobre tra cultura e tradizioni

Sabato 28 e Domenica 29 Ottobre siamo andati alla Collina degli Asinelli per far parte e assistere al Laboratorio di intaglio zucche organizzato dalla “padrona di casa” Lucia Russo.

Alle giornate hanno partecipato moltissime persone, adulti e bambini, che hanno potuto intagliare le proprie zucche. Lucia ha dato il via al laboratorio introducendo a livello storico e culturale cos’è e cosa rappresenta la festività di Halloween in Italia.

Il 31 Ottobre, ovvero il giorno dei morti, ha radici molto antiche in Italia.

Le storie tenebrose, le leggende e i miti collegati a questa festa variano da regione in regione. Il Sud Italia in particolare ha una forte cultura legata a questa giornata che, diversamente da come possiamo pensare, ha caratteristiche positive e di buon auspicio. I giorni di fine Ottobre corrispondono con l’inizio della nuova stagione del grano, il periodo in cui si piantono i semi.

Il grano è da sempre il simbolo dell’abbondanza, della ricompensa al lavoro, della pace e simbolicamente è da sempre riconosciuto come alimento per l’anima. La semina del grano inoltre arriva dopo il periodo molto faticoso e lungo necessario per la mietitura, trebbiatura e la sistemazione del terreno per la nuova stagione. Possiamo pensare alla semina come un periodo di pausa dalle fatiche precedenti.

Durante il Giorno dei Morti i contadini ricordavano i propri cari donando loro dei semi e costruivano delle lanterne per rassicurare i bambini spaventati dal buio.

Attenzione alle dita!

Tornando al nostro laboratorio, dopo l’introduzione era arrivato il momento di prendere in mano le zucche insieme agli strumenti necessari e iniziare ad intagliare.

I bambini presenti in Collina erano tanti, e molti non avevano mai fatto un’esperienza simile, quindi non si poteva iniziare senza le giuste istruzioni, cosicché avremmo evitato di rovinare le zucche e anche di farci male (sarebbe stato in tema con il periodo avere qualche dito in meno, ma meglio evitare e lavorare in sicurezza).

Dopo aver ascoltato Lucia che dava istruzioni e consigli, tutte le persone presenti hanno iniziato a lavorare, o meglio, a divertirsi.

Il primo passo è stato quello di studiare le zucche per individuare la giusta posizione in cui poi avremmo realizzato la nostra faccia. Poi è arrivato il momento di prendere in mano gli strumenti e tagliare la parte superiore e creare come un tappo, in modo tale da riuscire a svuotarla e togliere tutta la polpa delle pareti interne, oltre a rendere il centro il più piatto e in piano possibile per poi metterci un lumino.

Le nostre zucche erano state tutte svuotate, senza polpa e con il centro in piano. Stava per arrivare la parte più attesa, il momento di realizzare la faccia… il momento di dare una espressione alla nostra zucca. Con strumenti più piccoli per lavorare con precisione abbiamo iniziato a realizzare le idee che ci erano venute in testa.

Et voilà… Che paura!

Occhi triangolari o rotondi così come i nasi, per arrivare alle bocche che avevano sorrisi bizzarri, denti storti o canini come quelli di Dracula. Dettagli che hanno realizzato delle vere e proprie espressioni. C’erano zucche che facevano veramente paura, altre più divertenti e altre più creative e stravaganti. In fondo era proprio il risultato che volevamo ottenere, donare alle zucche un’anima, spaventosa o meno.

Pietro Eramo

2 Comments

  • Daniela Russo Fiorillo

    la Scuola degli Antichi Saperi alla Collina degli Asinelli è un'esperienza fantastica, divertente ma formativa. Aspetto le recensioni sui nuovi laboratori!👏🏻👏🏻👍🏻

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