ddentrarsi nella faggeta che timidamente mette le prime foglie, mentre nel sottobosco le piantine gareggiano per accaparrarsi il sole prima che la volta verde si chiuda sopra di loro; camminare sospinti dal vento degli altopiani sotto il cielo cangiante, accompagnati dai volteggi della poiana..
La Via dei Lupi ci regala nuove sensazioni in questa stagione, e ci porta a ripercorrere alcuni dei sentieri sui Monti Simbruini che avevamo già calcato quest'inverno. Tentare di riconoscere gli scorci che avevamo immortalato imbiancati di neve, ritrovare un mondo cambiato ma sempre familiare, come un vecchio amico.
Al posto della coltre bianca ci sono prati disseminati di viole e ranuncoli, il bosco è bordato di anemoni e ci accompagna il profumo del timo selvatico.
I lupi, da cui questo lungo trekking prende ispirazione, in questo periodo dell’anno sono impegnati nell’accudire la femmina dominante del branco, preparandosi al parto che avverrà a maggio.
Ci piace immaginarli chissà dove nel bosco che cacciano e si ritrovano nei rendez-vous, giocano e si riposano; la femmina prepara la tana tramandata da generazioni insieme al territorio.
Negli occhi del camminatore a fine giornata rimangono le immagini di paesaggi maestosi, e nello spirito la gratitudine per la fatica sana e per la bellezza che tutto pervade.
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