Una giornata immersi nella natura

Escursione sul Monte Pellecchia

Nella giornata di domenica 17 dicembre, Io, Michele, ho partecipato all’escursione organizzata dall’associazione Bike and Hike, in collaborazione con l’Ente Parco dei Monti Lucretili.

Scopo della giornata era quello di portare nella natura dei ragazzi autistici insieme alle loro famiglie. I sentieri seguiti sono stati il 317 ed il 312, dalla Pineta di Monteflavio fino alla Casa del Pastore, andata e ritorno, con le stupende pendici del Monte Pellecchia a fare da sfondo ad una giornata favolosa, priva di vento e con un cielo limpido ed assolato.

Lungo il tragitto, abbiamo incontrato soprattutto piccoli uccelli passeriformi, come il codirosso e la capinera. Tra le piante, invece, abbiamo incontrato soprattutto conifere, come l’abete, ma anche l’agrifoglio, il che ha conferito alla giornata una certa atmosfera natalizia.

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Una volta arrivati alla Casa del Pastore, gli escursionisti sono stati accolti da un pranzo offerto dal Parco e dall’associazione, a base di: salumi calabresi, polenta preparata sul posto e sugo, pane e olio, e come dessert la nocciolata da noi preparata, potete trovare la ricetta in questo articolo.

A proposito di polenta, il consiglio per prepararla al meglio è quello di versare la farina di mais prima che l’acqua arrivi ad ebollizione.

Per girarla, vi consigliamo di utilizzare un torello, un attrezzo in legno di nocciolo o altre piante, come il biancospino, caratterizzato da degli spuntoni laterali. Qui nel territorio del Parco si tramandano di generazione in generazione.

In seguito al riposo abbiamo dovuto riprendere il cammino prima di quanto volessero molti ragazzi, per evitare di dover percorrere parte del sentiero senza più luce. In questa tratta del ritorno, ho preso il posto di chiudi fila, per evitare che qualcuno rimanesse indietro, specialmente un ragazzino ed una ragazzina, fratello e sorella, da me ribattezzati “Hansel e Gretel”, che, per raccogliere un pezzo di ghiaccio da una pozzanghera come souvenir, hanno rischiato di perdere il gruppo.

Purtroppo, il pezzo di ghiaccio in questione non è riuscito ad arrivare incolume fino alla pineta, ma fortunatamente il resto del gruppo sì, quindi mi sono potuto sentire soddisfatto del lavoro svolto.

Sicuramente è stata una bella esperienza per tutti, ed un’opportunità per far conoscere il Parco a sempre più persone, quindi si ringraziano l’associazione Bike and Hike, e tutti coloro che hanno partecipato.

Pillola del giorno: Perché l’albero di Natale è proprio un abete?

Anticamente, le popolazioni celtiche consideravano sacri molti alberi, tra cui l’abete, simbolo di immortalità e rinascita, perché sempreverde. Per questo, durante le celebrazioni del solstizio d’inverno, queste popolazioni erano solite decorare questi alberi. In seguito, la natura sempreverde dell’albero lo rese uno dei simboli di Gesù Cristo, ma la Chiesa delle origini ne sostituì l’uso con l’agrifoglio durante le festività.

Le antiche tradizioni, però, sono difficili da sradicare, e, durante il Medioevo, abbiamo traccia di tradizioni molto simili a quella del moderno albero di Natale, dalla Svizzera al Nord Europa.

L’albero di natale così come noi lo conosciamo, infatti, sembra essere nato nel tardo medioevo tra la Germania e le Repubbliche Baltiche.

Picture of Michele De Augustinis

Michele De Augustinis

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