Oggi alle 8.30 dopo aver incontrato Alessandro e conosciuto Roberto, i 2 guardia parco, ci siamo recati verso la cantina di quest’ultimo. Appena entrati siamo stati accolti immediatamente dall’odore caratteristico della tradizione e dalla simpatia di Roberto che ci ha fatto immergere subito in una tipica giornata contadina.
In fondo alla buia cantina ci aspettavano già 6 sacchi che intuitivamente sarebbero stati oggetto del nostro lavoro. Da subito siamo entrati nel vivo dell’opera: 2 di noi si sono occupati di prendere gli oggetti da lavoro “lu marcu, u bilanciò (asta graduata) e lu palittu”.
Ecco svelato l’arcano!
Oggi avremmo pesato dei sacchi di grano per poi inumidirlo e portarlo al mulino.
Il primo passo è stato quello della pesatura: uno di noi si è occupato insieme a Roberto di prendere in spalla lu palittu a cui è stata appesa l’asta numerata ed il sacco era appeso in un gancio. Spostando lu marcu sull’asta abbiamo visto il peso del sacco e ripetuto questa operazione per tutti i sacchi.
Terminata questa attività abbiamo trasferito 4 dei 6 sacchi e un telo all’interno dei doblò del Parco dei Monti Lucretili per poi portarli all’interno del cortile adiacente alla biblioteca comunale, sede del nostro servizio civile. I 2 sacchi rimanenti sono stati lasciati nella cantina per essere utilizzati nella semina e raccolto del 2024.
Arrivati al cortile, steso il telo e scaricato i sacchi, Roberto ci ha spiegato il secondo passo: avremmo dovuto idratare i semi di grano con l’acqua per evitare problemi durante la macinatura. Una volta svuotati i sacchi sul telo e bagnato il grano, con l’ausilio di una pala abbiamo omogeneizzato l’idratazione e ripetuto il procedimento un paio di volte, per poi attendere circa 30 minuti che i semi si asciugassero.
Successivamente riempiti i sacchi di grano, ci siamo diretti, come terzo passo, verso il mulino. Una volta giunti li, abbiamo incontrato Riccardo il mugnaio che ha confermato la pesatura effettuata da noi in precedenza.
Riccardo ci ha invitato a visitare il suo mulino spiegandoci la sua storia e il funzionamento di alcuni macchinari. Lui è l’esempio del giovane legato alle sue radici che ha portato avanti le vecchie tradizioni nonostante gli ostacoli imposti dalla società contemporanea.
Il progetto del grano, iniziato con i ragazzi del servizio civile dello scorso anno, si prefiggeva di promuovere il prodotto locale per mezzo di un’agricoltura sostenibile e di una filiera corta.
Noi ragazzi del servizio civile di Moricone abbiamo vissuto con entusiasmo l’attività odierna, in particolare abbiamo avuto la possibilità di sperimentare in prima persona la realizzazione di un progetto ecosostenibile, a basso impatto ambientale e che possa avere un risvolto sociale positivo.
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