Il lavoro su quel sentiero, che connette Orvinio a Poggio Moiano, non era ancora finito. Per questo, nella giornata di martedì 16 gennaio, noi volontari del Servizio Civile, Michele e Laura, con la nostra OLP, la Guardiaparco ed i dipendenti del Parco siamo tornati sul posto, questa volta però partendo da Orvinio, tra Colle Linzoli e Colle Capannola.
Dopo svariate peripezie prima della partenza e una travagliata percorrenza di strade piene di curve e sentieri scoscesi, siamo stati accolti nel bosco da una calda mattinata, che ha reso il nostro lavoro più semplice.
Sul sentiero, come al solito, ci siamo occupati di rinnovare la segnaletica e di rimuovere gli arbusti che ostacolavano il cammino, oltre che liberarlo da alcuni pesanti rami caduti che ostruivano il percorso e comportavano un pericolo per gli escursionisti, il tutto muniti di guanti, protezioni varie, cesoie e una motosega.
Dopo circa 2 km dall’inizio del nostro cammino, però, c’è stato un imprevisto!
Il bosco, dopotutto, non è solo per gli escursionisti, che vi sono di passaggio, i suoi veri padroni sono gli animali e le piante. Per ricordarci di questa importante lezione, i cinghiali hanno deciso di trasformare una parte del sentiero, che attraversava una piccola zona aperta, in un pantano, pieno di fango ed enormi pozzanghere per i loro bagni di bellezza.
Delle semplici piscinette per suini sicuramente non avrebbero potuto fermarci, però, mettendoci nei panni di escursionisti meno esperti e meno attrezzati di noi, in particolare quelli sprovvisti di scarponi impermeabili, abbiamo deciso di creare una piccola deviazione del sentiero che evitasse la fanghiglia, al fine di rendere il tutto più fruibile possibile.
Per fare ciò abbiamo dovuto cancellare i vecchi segni, dipingerne di nuovi, e liberare dalla vegetazione la nuova traccia. Sicuramente è stato faticoso, ma per permettere a tutti di attraversare i sentieri del Parco non c’è stanchezza che possa scoraggiarci.
Dopo aver raccordato la deviazione con il sentiero principale, il tempo a nostra disposizione stava ormai finendo, quindi dopo un veloce pranzo, siamo tornati indietro.
Il lavoro da fare per sistemare al meglio il sentiero 309 però non è ancora finito, quindi continuate a leggere il nostro blog per rimanere aggiornati sul suo stato.
Pillola del giorno:
Vicino a questo sentiero è presente un vecchio rifugio, precedentemente appartenuto alla Forestale, ora gestito dalla Regione Lazio, che presenta un enorme potenziale. È un rustico in pietra, con un ampio portico e tre stanze, una delle quali munita di camino.
Se ristrutturata, questa casetta potrebbe sicuramente accogliere caldamente gli escursionisti ed i campeggiatori, impegnati nei lunghi cammini oppure in semplici gite di poche ore
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