BENEDETTI SIANO GLI ANIMALI

I VOLONTARI DEL PARCO DELL’APPIA ANTICA AIUTANO A ORGANIZZARE LA FESTA DEGLI ANIMALI NELLA VALLE DELLA CAFFARELLA

Ogni anno il Parco Regionale dell’Appia Antica in coincidenza con la ricorrenza di Sant’Antonio Abate che cade il 17 gennaio, organizza una grande festa con Messa all’aperto e benedizione degli animali.
Nessuno di noi prima dello scorso autunno aveva sentito parlare di quello che sarebbe diventato il pensiero fisso di quasi ogni giorno da novembre fino a gennaio: La Festa degli Animali Domestici e da Cortile.
A noi volontari spetta il compito di aiutare a organizzare l’evento che comprende in parte stand espositivi, il pranzo e soprattutto organizzare laboratori creativi di educazione ambientale.
Quest’anno la festa si è tenuta il 21 gennaio e si è svolta come di consuetudine nella Valle della Caffarella.
La giornata inizia per il pubblico alle dieci di mattina e tutte le attività si svolgono all’aperto.
Organizzare un evento all’aperto con largo anticipo significa riporre molte speranze in un elemento poco prevedibile: il meteo.
Farà freddo? Pioverà? Ci sarà vento? Quanti strati di vestiti bisognerà indossare considerando che bisogna allestire il tutto la mattina presto?
Infatti, per noi volontari e per chi lavora all’interno del parco si inizia alle otto e mezza, l’aria è fredda ma fin da subito si tira un sospiro di sollievo per il prospettarsi di una bella giornata con il sole che riscalda la valle piacevolmente, il cielo terso e una festa che non vedeva l’ora di iniziare.
Incominciamo con l’apertura di tutti gli stand per il pubblico a cui segue una messa in cui vengono benedetti gli animali portati dalle persone come tartarughe, cani, pecore e anche cavalli etc.
I primi ad arrivare davanti al nostro stand sono i bambini, seguiti dai genitori: a incuriosirli deve essere stata la vista della pittura e dei colori.
La nostra attività pensata per i bambini è il laboratorio “ScArtisti” per la quale abbiamo, nelle settimane precedenti, raccolto molti rifiuti per provare a dar loro una seconda vita. Lorenzo, Milena, Rebecca, Giuseppe, Gloria e io, Valentina, ci siamo dedicati a loro dandoci il cambio mentre le nostre mani diventavano più colorate dei cartoncini riciclati.
 
Ed ecco come le bottiglie di plastica sono diventate il corpo perfetto per creare maialini rivestiti di stoffa o carta da colorare, i tappi di sughero sono ottimi per creare delle giraffe a cui aggiungere con la pittura tutte le macchie che si vuole, il rotolo della carta igienica e i tappi di plastica dei prodotti ideali per creare delle rane, i cartoni delle uova per creare camaleonti di tutti i colori e così via a inseguire la propria immaginazione come un bambino di nome Alessandro che, determinato come pochi, è riuscito proprio con gli scarti ad assemblare un drone di tutto rispetto.
La sezione frontale dello stand, con il nome di “Naturalisti Consapevoli”, era gestita dall’instancabile Sara P., ecobiologa, che ha tenuto il fronte con pochissime pause fino alla fine quando il falò, attrattiva finale della festa, si era quasi del tutto spento. Lei ha proposto volantini divulgativi e quiz con domande per testare la conoscenza di bambini e adulti riguardo il parco e diverse tematiche ambientali, cogliendo l’occasione al volo per informare e responsabilizzare il pubblico sulla ricchezza e la fragilità degli ecosistemi che ci circondano. Il quiz è riuscito ad attirare un gran numero di persone, tanto da creare sul posto piccole squadre che provavano a dare la propria risposta.
Sullo stesso tavolo dei quiz le persone erano libere di prendere le ricette culinarie pensate da Giuseppe, appassionato di cucina, in cui si proponevano piatti creati con gli scarti alimentari, come chips di buccia di zucca, scorzette di arancia al cioccolato, gratin di cavolfiore, tortillas di buccia di patate in tegame e hummus di gambi di carciofo e ceci.
Abbiamo individuato un albero spoglio e abbiamo avvolto tronco e rami con un filo di spago, a cui le persone potevano appendere una delle tante e variegate foglie, stampate e ritagliate da noi volontari nei giorni precedenti alla Festa, su cui scrivere il proprio pensiero per il Parco. Il risultato è stato un mix di riflessioni, consigli e disegni che esprimevano un grande amore per il Parco e per la natura in generale: sorprendente è stato trovare anche lingue quali il francese, l’inglese e addirittura il cinese, segno che il Parco dell’Appia Antica da sempre appartiene a tutta la comunità e questo non cambierà mai.
Per l’una del pomeriggio si è dato inizio a un piccolo rinfresco in cui venivano serviti verdure e prodotti locali come cicoria, broccoletti, lenticchie e formaggio del Casale della Vaccareccia e anche il vino biologico dell’azienda agricola della Cascina.
Al tavolo dove veniva servito il cibo c’erano Elisa, Giuseppe, Leonardo e Sara L. a gestire le centinaia di persone che si erano fermate per il pranzo.
Gli stand, sempre aperti, in cui si poteva girare a proprio piacere, offrivano al pubblico intrattenimento di vario tipo: i laboratori organizzati da noi volontari, informazioni sul Parco e sul Servizio
Civile Universale, associazioni quali WWF Lazio, Villa Lais, Comitato delle Mure Latine, aziende agricole del Lazio e in particolar modo quelle interne al Parco dell’Appia Antica che proponevano i loro prodotti come miele, formaggi, legumi, liquori, vino e verdure di vario tipo.
Mentre per la valle giravano due suonatori di musica folkloristica e tipica della tradizione musicale romana, un ragazzo e una ragazza suonavano rispettivamente fisarmonica e tamburello.
La festa si è conclusa verso le sedici nel migliore dei modi: con un falò acceso dai Guardia Parco, accompagnato da musica e schiamazzi dei bambini felici e stanchi per la giornata intensa appena trascorsa.
Per le diciassette la giornata finisce anche per noi volontari, soddisfatti, felici e stanchi.
È stato emozionante guardare la valle svuotarsi lentamente mentre il sole l’illuminava con i suoi ultimi raggi.
Ed ecco il resoconto finale di quella che è stata la nostra prima festa degli animali ma certamente non l’ultima.

Valentina Caminiti & Sara Lanternari

Operatrici Volontarie SCU del Parco Regionale dell’Appia Antica

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