EX CARTIERA LATINA:
tutte le vite precedenti dell’attuale sede del Parco

I

volontari del Servizio Civile raccontano la storia della sede del Parco dell’Appia Antica

L’Ex Cartiera Latina, sede ufficiale del Parco Regionale dell’Appia Antica dal 1998, è un luogo perfetto per iniziare a scoprire la storia del parco. Davanti ad essa troviamo l’Appia Antica, una delle vie consolari più famose dell’antichità.
Essa si trova lungo il II miglio dell’Appia Antica, a pochi passi dalla valle della Caffarella e al suo interno scorre il fiume Almone.
Caterina Rossetti, l’archeologa del parco, propone a noi volontari del Servizio Civile una sfida: condurre le visite guidate all’interno della Cartiera.
Da dove si inizia?Come si parla al pubblico?Cosa fare se qualcuno molto appassionato ed esperto tra le persone che partecipano alla visita fa delle domande molto specifiche?
La formazione per le visite con Caterina, veterana di visite guidate del parco, inizia il 20 novembre.
Ci ritroviamo in sei nella biblioteca della Cartiera, abbiamo tutti interessi diversi e tutti abbiamo qualcosa di diverso da dare.
Gli argomenti sono molti e ognuno di essi custodisce un pezzo di storia di Roma, spesso poco conosciuta.
Dopo averl imessi in ordine e aver diviso il lavoro tra di noi, inizia la parte più
difficile e stimolante: la creazione di un proprio canovaccio.
All’interno della biblioteca Caterina ci mette a disposizione tutte le fonti
bibliografiche che negli anni è riuscita a recuperare durante i suoi studi sulla Cartiera e cercando, inoltre, attentamente anche negli archivi del Convento dei Frati Cappuccini in Via Veneto, non a caso essi avevano lavorato
all’interno della Cartiera, ai tempi conosciuta come Valca d’Acquataccio, per
diversi secoli. 
La stesura del canovaccio è stato un lavoro individuale dove ognuno aveva la possibilità di approfondire ciò che colpiva di più il proprio interesse ma anche svolgere un importante lavoro di sintesi laddove bisognava schematizzare e semplificare i documenti a disposizione.

Lorenzo e Sara P. scelgono l’Almone, il terzo fiume di Roma, forza motrice della Cartiera quando era in funzione. Lorenzo ama la tranquillità del fiume e raccontare la sua storia, Sara P. è un’ecobiologa e ama scoprire tutto ciò che c’è da sapere su flora e fauna, binocolo al collo e riflessi sempre pronti.
Dentro il fiume scorre una storia fatta di molti secoli che riflette la società di un tempo e quella presente.
Dalle guerre Puniche del III secolo a.C. al contratto di Fiume del 2015, dal ruolo sacro di cui veniva rivestito a scrigno per la biodiversità e, purtroppo, anche rappresentazione odierna dell’inquinamento delle acque.

Sara L., invece, ha fatto un corso per guida ambientale escursionistica lo scorso anno, ama le montagne e intraprendere cammini, e per questo decide di occuparsi dell’inquadramento topografico introducendo l’Appia Antica tra il I e il XII miglio.

Io, Valentina, scelgo di occuparmi della Valca d’Acquataccio e scoprire il più possibile sulla produzione della carta, dalla sua invenzione in Cina risalente al 105 d.C. alla sua produzione nella Cartiera Latina fino all’Ottocento.
Giuseppe è conosciuto tra di noi come il cuoco del servizio civile, dove gli altri vedono scarti alimentari lui vede una ricetta da proporre sempre buona, ed ecco che decide di occuparsi delle mole per macinare sostanze naturali nell’Ottocento, quando ad inizio secolo la Valca d’Acquataccio viene trasformata in un mulino.
Il suo impiego era di vario tipo, dalla macinatura del tannino, del mirto e infine a quella dei colori per dipingere la ceramica, fino all’inizio Novecento quando la Cartiera diventa una cartiera industriale.
A Milena spetta il racconto dell’ultima parte di questa grande storia e quello che è rimasto conservato all’interno della fabbrica, dal cilindro olandese alla macchina continua
La Cartiera ha svolto un’attività fiorente dall’inizio dello scorso secolo fino al 1986 e Milena la ripercorre nel dettaglio.

Il 18 dicembre facciamo una prima prova tutti insieme con Caterina che ci incoraggia ad ogni passo e alla fine riusciamo meglio di quanto avessimo pensato.

Il 31 gennaio facciamo la prova finale, giriamo per la Cartiera per dare vita alla nostra presentazione con tanto di cronometro per misurare il tempo impiegato e immagini ingrandite per aiutare gli eventuali visitatori a
immaginare com’era questo luogo nel passato.
È andata bene!
Ci vediamo in primavera, noi siamo lì accanto al fiume Almone, per accompagnare chi vorrà alla scoperta di questo posto ricco di natura e storia.

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