Abbiamo chiesto a David di raccontarci i suoi ricordi legati alla pratica della transumanza. Ci spiega che lui non ha mai partecipato, ma ricorda quella che percorreva il padre, da Guadagnolo alla campagna a est di Roma, vicino Tivoli. Il percorso richiedeva una giornata intera a piedi e avveniva principalmente sui sentieri di montagna e mulattiere, seguendo gli abbeveratoi per animali.
All’arrivo, il bestiame veniva stanziato nelle tenute principesche dei Torlonia e dei Brancaccio, adibite anche per il soggiorno invernale dei pastori. David ci spiega che, dal momento in cui Guadagnolo era in uso civico dei Torlonia, il soggiorno invernale non veniva pagato con denaro, ma si versava alla famiglia nobile una parte del raccolto di grano o di prodotti caseari con cadenza annuale.
Al rientro delle mandrie e delle greggi a Guadagnolo veniva
fatta una grande festa in paese per riaccogliere le famiglie transumanti. Oggi,
la ricorrenza viene celebrata ancora annualmente sotto forma di Sagra della Ricotta.
Nello Paolacci
Io ora abito a tivoli, ma fino a 18 anni sono stato con la mia famiglia di origine a Guadagnolo, che per tradizione secolare è stata formata da pastori e contadini. Io che sono il. Primogenenito di 4 figli, nonostante la voglia di studiare fui costretto dalle condizioni economiche oltreché logistiche ad andare a pascolare le pecore, di proprietà, al posto di mio padre che dovette mettersi a lavorare per governare la famiglia. Cosi dall'età di 12 anni fino al trasferimento a Tivoli ho gestito io il piccolo gregge di famiglia. Cosi tutti gli anni l'autunno si (calava) questo era il gergo paesano e la primavera si (riazzeccava) Sarebbe bello scriverla questa storia delle vicissitudini non solo dei viaggi andata e ritorno dalla campagna romana al. Paesello, ma anche le tribolazioni che si soffrivano durante l'inverno, e pure di estate al paese!!