Abbiamo cominciato a camminare intorno alle 16:00 di pomeriggio, calcolando di arrivare presso la falesia di Guadagnolo prima del tramonto, per poi mangiare tutti insieme aspettando le prime stelle e costellazioni in cielo. Lungo il percorso abbiamo incontrato le mandrie di bovini allevati allo stato brado. Lungo la cresta dei Monti Prenestini è possibile scorgere tutto il territorio che dagli Appennini arriva fino al mare, è visibile la conformazione vulcanica dei Castelli Romani, i piccoli comuni incastonati tra valli e pendii, in lontananza i rilievi che nascondono il Lago di Bracciano e infine le luci di Roma. Le brevi soste per permettere a tutti i partecipanti di riposarsi sono state le occasioni per raccontare il paesaggio, i suoi cammini presenti e futuri, gli abitanti. Anche le storie d’infanzia di Lia Paolacci hanno arricchito la camminata, donandole quei dettagli e colori che stiamo cercando di esaltare anche grazie al Cammino della Transumanza. Arrivati a Guadagnolo è stata proprio Lia ad accoglierci con dolci e vino bianco. Abbiamo celebrato la fine del cammino e, come sempre, gli abitanti di Guadagnolo si sono dimostrati aperti e disponibili.
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