Una particolarità storico-antropologica è la presenza di alcuni simboli apotropaici rappresentanti la fertilità; lì si recavano le donne che, toccandolo, speravano di ottenere benefici.
Altro elemento peculiare è un grande masso dalle fattezze animalesche di cui ancora oggi non sono accertarti il soggetto né la funzione.
Poco distante dal misterioso reperto si trova il famoso punto panoramico dal quale si possono ammirare contemporaneamente il Lago Albano e il Lago di Nemi. Oltre ad essere un luogo ricercato per ammirare il fantastico panorama dei Castelli Romani, rappresenta un punto strategico per ristorarsi prima di affrontare la salita al monte.
I nostri OLP hanno deciso, tuttavia, di fare un percorso alternativo per ritornare al punto di partenza. Questo ci ha dato l’occasione di ammirare il bosco in pieno foliage, elemento che ha reso il cammino di ritorno particolarmente piacevole. L’autunno è infatti generalmente una delle stagioni in cui è preferibile visitare i boschi del parco proprio per l’atmosfera magica creata dall’esplosione di colori che avviene in questo periodo.
È stata sicuramente una delle giornate più belle del nostro percorso di volontariato fino ad ora e speriamo di replicare presto.
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