SCU in Aree Protette e Borghi

Sulle antiche tracce della Via Sacra

 

 

Durante una giornata di formazione specifica con i nostri OLP, i Guardiaparco Stefano e Debora, abbiamo avuto l’occasione di fare un sopralluogo lungo la Via Sacra, la celebre strada di origine romana.

Si tratta di una via composta da basalto (pietra di origine vulcanica con il quale si costruisce il basolato) che porta al Monte Cavo, una delle cime più alte dei Colli Albani che raggiunge quasi i mille metri (949, per l’esattezza). Essa era conosciuta anche come Via Trionfale, dal momento in cui veniva percorsa da coloro che tornavano vittoriosi dai conflitti.

Il Monte Cavo era particolarmente importante poiché lì sorgeva il tempio di Giove Laziale ove venivano eseguiti dei riti sacrificali in onore della divinità durante il periodo delle Feriae latinae.

Ciò che colpisce molto di questa strada è la sua eccezionale conservazione e il suo posizionamento all’interno del bosco che rende il percorso ancora più suggestivo. Lungo i bordi si alternano delle pietre poste verticalmente di misura nettamente inferiore rispetto a quelle della strada ma differenti tra loro, probabilmente seguendo un preciso calcolo numerico.

Una particolarità storico-antropologica è la presenza di alcuni simboli apotropaici rappresentanti la fertilità; lì si recavano le donne che, toccandolo, speravano di ottenere benefici.

Altro elemento peculiare è un grande masso dalle fattezze animalesche di cui ancora oggi non sono accertarti il soggetto né la funzione.

Poco distante dal misterioso reperto si trova il famoso punto panoramico dal quale si possono ammirare contemporaneamente il Lago Albano e il Lago di Nemi. Oltre ad essere un luogo ricercato per ammirare il fantastico panorama dei Castelli Romani, rappresenta un punto strategico per ristorarsi prima di affrontare la salita al monte.

I nostri OLP hanno deciso, tuttavia, di fare un percorso alternativo per ritornare al punto di partenza. Questo ci ha dato l’occasione di ammirare il bosco in pieno foliage, elemento che ha reso il cammino di ritorno particolarmente piacevole. L’autunno è infatti generalmente una delle stagioni in cui è preferibile visitare i boschi del parco proprio per l’atmosfera magica creata dall’esplosione di colori che avviene in questo periodo.

È stata sicuramente una delle giornate più belle del nostro percorso di volontariato fino ad ora e speriamo di replicare presto.

Articolo di: Laura Cillerai e Francesco Menichelli

Parco regionale dei Castelli Romani (sede Albano – Torretta)

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